Oggi siamo liete di dare il benvenuto a Stefan Laban, URBN Global Head of International. URBN è la società madre di Urban Outfitters, Anthropologie e Free People. Con oltre 20 anni di esperienza nel settore, conosce le sfide e i cambiamenti negativi, ma anche i vantaggi e le opportunità che l’industria della moda ha da offrire. Gli abbiamo chiesto a cosa presta attenzione quando deve assumere nuove persone e come l’industria della moda ed in particolare il retail sono cambiati negli ultimi anni.
1.Benvenuto, Sig. Laban. Siamo liete di averti con noi oggi. Potresti presentarti brevemente alla community di Glam Observer?
Certo, sono tedesco ma ho vissuto a Londra e ad Amsterdam negli ultimi 16 anni. Lavoro nel retail da tutta la mia vita e ho una passione per i prodotti e i clienti.
2.Hai lavorato nel settore della moda per 20 anni, il che significa che hai vissuto i cambiamenti del business e del comportamento del consumatore. Cosa diresti è cambiato in questo periodo?
Ha – praticamente tutto. Quando ho iniziato a Peek & Cloppenburg non c’erano nemmeno i telefoni cellulari … Tuttavia, negli ultimi cinque anni i cambiamenti sono aumentati e ora è persino difficile prevedere i prossimi tre anni. Di sicuro il consumatore è meno fedele al marchio e più esigente che mai.
3. Quali sono i tuoi consigli per i giovani su come far progredire la loro carriera nella moda?
Sii di larghe vedute. Prendi sul serio il tuo lavoro ma non prenderti tu troppo sul serio. E se lavori nel retail, impara il commercio in negozio, così sai quanto è difficile stare in piedi per una lunga giornata.
4.Cosa dovrebbero fare i marchi e le aziende per rimanere competitivi in questo settore?
Secondo me l’esperienza del consumatore è il nuovo campo di battaglia e non è più necessariamente solo prezzo e prodotto. Se la tua posizione è unica e hai un chiaro concetto, prospererai. I consumatori oggi hanno una maggiore sensibilità e si annoiano presto, quindi rendi i tuoi negozi/sito web stimolanti ed eccitanti.
5.Molti marchi stanno chiudendo i loro negozi a causa dell’elevata richiesta e dello sviluppo del mercato online. Qual è la tua opinione a riguardo e come pensi che questa tendenza si evolverà e influenzerà ulteriormente il retal nei prossimi due anni?
Penso che sia necessario un buon equilibrio. C’è una grande differenza tra l’acquisto e lo shopping. L’acquisto è focalizzato sull’oggetto e la sua convenienza e la maggior parte lo farà online. I negozi continuano a battere l’e-commerce sotto molti aspetti, basta pensare alla gratificazione immediata, all’aspetto emotivo e sociale o provare le cose e comprenderne il vero valore. I clienti vengono in un negozio per un’esperienza tridimensionale e questo non cambierà mai.
6. Attualmente lavori come URBN Global Head of International. Cosa serve per poter fare il tuo lavoro?
Prima e soprattutto flessibilità e un pò di calma. Abbiamo negozi in così tanti paesi e qualcosa da qualche parte succede sempre.
7. A cosa presti attenzione quando assumi personale per il tuo team?
Penso che le persone tendano ad assumere persone affini, quindi cerco membri del team che sono “distruptive” (in senso buono) e che sfidano lo status quo.
8. Qual è un aspetto chiave o un consiglio su come mantenere un business sempre interessante per il consumatore?
Le persone del settore retail parlano di canali, i consumatori no, per loro, è tutto dedicato allo shopping. Molti rivenditori hanno anche metriche separate per canale, che è una cosa del passato. La maggior parte degli acquirenti è attiva nei negozi e nei canali digitali.
9. Cosa si deve sapere sul settore e le sue sfide prima di decidere di iniziare una carriera nella moda?
Non è un settore facile in quanto la moda deve reinventarsi ogni tre o sei mesi. Non importa se la tua ultima collezione è stata eccezionale, è tutto per il momento. Quindi se ti piace il cambiamento e il ritmo veloce, la moda può essere un ottimo settore per te.
10.Tre aspetti che apprezzi di più del mondo della moda al giorno d’oggi.
Il ritmo, essere in grado di toccare il prodotto e del mio lavoro mi piace che devo capire città e persone – rispetto a chiudermi in una stanza o sala conferenze
11. Quale consiglio avresti voluto ricevere all’inizio della tua carriera?
Questa è una buona domanda e non ci avevo mai pensato prima. Quando si è giovani si tende comunque a ignorare i consigli, quindi… Credo che ognuno debba trovare la propria strada. Una cosa che ha funzionato per me è stato uscire dalla zona di comfort quando le cose stavano diventando troppo comode.
Intervista di Lilly Meuser