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Benvenuta al giorno 2: chi è Kim Jones? Alla scoperta delle carriere dei designer
Il designer britannico Kim Jones, è noto soprattutto per aver rivoluzionato l’abbigliamento menswear di Louis Vuitton con una nuova prospettiva che si basa su un’estetica di lusso streetwear. Jones ora è alla guida delle iconiche case di moda: Fendi e Dior Men, sulle orme di alcune delle icone più visionarie e d’impatto della storia.
Jones ha avuto un’infanzia interessante e insolita, alcuni dicono che questo lo abbia portato alla sua visione globale e creativa che ha oggi. È cresciuto viaggiando per il mondo con i suoi genitori, all’età di 4 anni aveva già girato tutta l’Africa. La natura è diventata infatti un’altra passione del direttori creativo. Fin dalla sua giovane età è stato a contatto con molte culture e mode diverse, comprendendo e apprezzando il modo differente in cui le persone indossavano l’abbigliamento come espressione di sé.
L’illustre stilista ha frequentato l’Università Central Saint Martins per studiare menswear, laureandosi nel 2002, anno in cui il giovane e promettente Jones appena laureato, ha attirato l’attenzione di John Galliano. Individuato all’inizio della sua carriera, Galliano ha acquistato metà della sua collezione di laurea. Il potenziale di Jones si percepiva fin dall’inizio, McQueen ne diventò anche suo mentore e un amico, aiutandolo a lanciare il suo allettante brand. Infatti, poco dopo la laurea, Jones ha fondato il suo marchio che anche se di esigua durata, gli ha permesso di costruire una reputazione relativa all’estetica innovativa dello streetwear. Si è occupato personalmente delle sue collezioni per otto stagioni, prima di abbandonare il suo marchio ed assumere il suo primo ruolo di direttore creativo da Dunhill.
Mentre il suo marchio gli è valso un seguito di culto, è stato il suo contributo prestato ad alcune tra le più prestigiose case di moda che ha portato alla luce il suo sapere. La sua capacità di reinventare marchi di lusso stimati è ciò che distingue Kim Jones dalla massa. All’inizio della sua carriera nel 2008 è stato ufficialmente nominato direttore creativo di Dunhill, a cui è stato immediatamente affidato il compito di reinventare gli abiti sartoriali per gentiluomini. Il suo straordinario lavoro qui gli è valso il premio Menswear Designer of the Year di BFC. Cosa c’è altro da sapere? Ha subito catturato l’attenzione di Bernard Arnault, CEO di LMVH, occupando immediatamente il posto di guida della linea menswear di Louis Vuitton nel 2011. Qui ha lanciato lo streetwear nel lusso, questa innovazione non era mai stata fatta prima, tanto da far credere che sia lui il responsabile del fatto che i due siano diventati il nuovo duo del 21° secolo. È stato anche la forza creativa di Louis Vuitton X Supreme, un’alleanza unica che ha fissato l’asticella della collaborazione tra i marchi di vari generi. Consolidando il posto dello streetwear nel lusso, la partnership è stata un enorme successo e una visione sensazionale di Jones.
Alla guida di una dei maggiori gruppi del mondo della moda come se il ruolo fosse stato creato per lui, Jones è stato nuovamente premiato come Designer dell’anno per il suo primo incarico da Louis Vuitton. Le sue collezioni e la sua leadership creativa si sono rivelate un successo immediato tra i professionisti del settore. Dopo aver reinventato la visione creativa di Louis Vuitton, portando il marchio di lusso al successo, Jones ha occupato un nuovo e avvincente ruolo nel 2018, unendosi a Dior Men come primo direttore creativo britannico. Il suo successo e il suo approccio visionario continuano a crescere collezione dopo collezione, ammirate e ritenute impressionanti dagli addetti ai lavori. Jones ha spiccato il volo portando in alto il nome del brand e l’eleganza senza tempo della casa di moda, nel mentre guardava al futuro. Stabilita la sua reputazione di intenditore di collaborazioni, l’icona che ha unito due mondi della moda, ha dato vita a Dior X Air Jordan. Questa capsule collection è diventata l’emblema delle sneakers streetwear, una partnership che gli stava a cuore da ragazzo, da quando condivideva un paio di Jordan con i suoi amici.
Più di recente, nel settembre 2020, l’intramontabile senso spiccato della moda britannica si è unito a Fendi come nuovo direttore creativo, seguendo l’iconica orma di Karl Lagerfield. Ora è lui il faro della Haute Couture e ready to wear della collezione donna, pur rimanendo al timone artistico di Dior Men. È difficile tenere il passo con uno tra i designers più richiesti nel mondo della moda. Le sue ultime iniziative da Fendi abbracciano partnership più innovative e di fascia alta. La straordinaria unione di Versace e Fendi: Fendace ha impattato in un modo completamente nuovo nell’industria del lusso X il lusso, ma questa è stata più di una semplice collaborazione, si trattava di una celebrazione dell’amicizia e di due marchi storici italiani che si uniscono per fare la storia. Kim e Donetella si sono scambiati i ruoli affidando l’uno all’altro gli impatti culturali dei due brand, la partnership è nata dal fondamentale rispetto reciproco. Ma Kim Jones non si è fermato qui con Fendi, ha sorpreso ancora una volta il mondo della moda con Fendi X Skims (marchio di Shapewear di Kim Kardashians), una prima collaborazione nel suo genere, che unisce lusso e innovazione. La capacità di Jones di superare i limiti in modi non convenzionali è ciò che rende la sua figura di designer fiorente.
La sensazione è che Kim Jones è diventato uno dei designer più innovativi e sensazionali ad oggi, essendo stato premiato come Fashion Innovator dal Wall Street Journal e come Prestigious Designer of the Year 2021 al British Fashion Council per i suoi impatti innovativi e notevoli nel settore. Non vediamo l’ora di scoprire quali saranno le sue mosse successive…
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