La flessibilità è una competenza fondamentale se vuoi lavorare nella moda. E averla sviluppata risulta particolarmente utile in questo periodo.
Il modo di lavorare come lo conoscevamo prima è cambiato, e non solo in questo periodo, ma probabilmente non ternerà come prima. Tutti i brand e chi lavora nella moda sta valutando l’idea del cambiamento. Imparare tutti da questo evento globale è fondamentale. Ma non basta solo essere consapevoli della necessità di un cambiamento. Bisogna agire. Anche Giorgio Armani in una lettera a WWD, ha espresso la sua volontà di cambiare il modo di fare moda. Basta agli eventi superflui, al voler applicare il modello del fast fashion a tutto il settore dela moda, alle sfilate in ogni parte delle mondo. Bisogna riadattare nuovamente il sistema e fare un passo indietro. Rallentare.
La maggior parte delle persone si è ritrovata dalla sera alla mattina a dover lavorare da casa e adattarsi ai nuovi ritmi e al nuovo modo di lavororare con l’agenda piena di call via Zoom.
Coloro che stanno continuando a lavorare e che vogliono continuare a farlo, sono persone che si sono reinventate il modo di lavorare.
Da fotografi che hanno visto cancellati tutti gli shooting e che per sopravvivere hanno installato nell’ufficio di casa un set fotografico per scattare lavorando con i brand che gli inviano i prodotti.
Ii brand come Zara e riviste di moda come Vogue Italia che inviano i prodotti alle modelle che si devono improvvisare stylist, makeup artist, fotografe e scattare da casa.
Ai designer che approfittano del momento in cui la qualità della connessione è al massimo per poter mostrare i dettagli dei prodotti attraverso una webcam.
La parola chiave quindi per sopravvivere è adattarsi ed essere proattivi e creativi.
Sviluppare adesso competenze digitali per riuscire a lavorare da remoto ed essere produttivi come quando si è in ufficio è fondamentale.
E per chi era ancora all’inizio della propria carriera, nel bel mezzo di uno stage o una prima esperienza lavorativa dovrebbe venirgli più naturale gestire la maggior parte del lavoro tramite la tecnologia dato che stiamo parlando della generazione nativa digitale che spende 5 ore al giorno minimo online. Contatta il tuo capo e spiega che sei in grado di gestire il tuo lavoro da casa o di occuparti di qualcosa che non era nelle tue responsabilità ma che sai di poter gestire da remoto. Se stavi lavorando nel reparto di produzione e le fabbriche adesso sono chiuse, reinventati e lavora con qualcun altro nell’azienda, aiuta qualcuno che lavora in un altro dipartimento il cui lavoro è fattibile da casa.
È importante che chiunque si ingegni per trovare il modo di fare il proprio lavoro anche da casa. È una sfida difficile, ma se si vuole uscire da questa crisi il meno colpiti possibile, bisogna fare uno sforzo.
È il momento di reiventarsi e se è il caso, anche pensare a nuove opportunità di carriera che possono essere gestite da remoto.
Non tutti purtroppo hanno la fortuna di poter gestire il proprio lavoro da casa. Specialmente per chi lavorava nelle fabbriche a contatto con i prodotti, non si può replicare il sistema produttivo in casa.
Alcuni potrebbero ed in alcuni casi necessitano, di dover aggiungere al proprio lavoro che ad oggi non si può svolgere da remoto o che lascia spazio ad ore libere durante la giornata, un altro lavoro più gestibile da casa, come scrivere articoli, consulenze di social media, collaborare con brand nati e che operano per la maggior parte online e che rispetto a quelli il cui fatturato dipende in modo sostanziale dai retail, stanno reggendo meglio la crisi.
Proprio come brand come Zara e Vogue Italia, in questo periodo bisogna reinventarsi, pensare fuori dagli schemi ed essere flessibili e creativi.
Pensa a come puoi utilizzare gli esempi qui sopra e adattarli alla tua situazione. Come puoi cambiare il tuo modo di lavorare? Quali nuove opportunità puoi esplorare?