Non è un segreto che da Glam Observer siamo appassionate di influencer. Proprio per questa ragione, ne intervistiamo e scriviamo articoli sul fenomeno. Abbiamo recentemente parlato di un nuovo tipo di influencer ma questa volta vogliamo mettere in luce quelle di moda. Tra il 2007 e oggi, le fashion blogger si sono evolute. Alcune hanno ormai un team che le aiuta a produrre contenuto mentre altre usano la loro influenza attraverso diversi mezzi di comunicazione. E cosa interessante, alcune postano di meno sul blog, il posto che le ha rese famose, per concentrarsi su Instagram, Youtube o un’altra impresa.
Oramai le blogger di stile personale ed Instagrammes sono ovunque, pero’ anche se alla gente piace vedere outfit, questo non basta più per produrre engagement. Ottenere like è fantastico ma avere un pubblico assorbito ed interessato è ancora più importante. La maggior parte delle influencer l’hanno capito e hanno iniziato a cambiare la loro linea editoriale e strategia.Le Instagram stories sono la catalisi di questo cambiamento. Non solo danno alle influencer la possibilità di presentarsi in modo più autentico ma, permettono anche di fare sondaggi per capire il tipo di contenuto che la loro audience vuole.
Monetizzare avendo più mezzi di ricavi è fondamentale per avere redditi stabili. Ma reinventarsi nel paesaggio in cambio continuo dell’influencer marketing è un’altra cosa. Per mostrarvi che ci sono più strade per distinguervi nel mondo saturo del fashion blogging, ho scelto tre top influncer.
Camille Charrière, la podcaster
L’influencer franco-britannica non ha aggiornato il blog Camille Over The Rainbow dal 30 novembre 2017. Ma non è un problema. Camille condivide moltissimo su Instagram. Se il suo feed sembra una versione super curata della vita glamour di una fashion blogger, le sue stories sono una finestra sul suo quotidiano. Il matrimonio della sua complice Monica Ainley, cene con gli amici, vacanze e dietro le quinte delle sue collaborazioni con i brand. Usa anche le stories per condividere le sue opinioni ed annunciare il lancio di una nuova puntata del suo podcast. Co-presentato con Monica Ainley e lanciato a Dicembre 2016, Fashion No Filter è il perfetto mezzo di comunicazione per Camille. Se conoscete il suo blog, avrete notato quanto le piace analizzare la moda.
Laureata in giurisprudenza con una prima esperienza di lavoro in finanza, questa ex-allieva di Net-A-Porter e MatchesFashion ha sempre mostrato un vivace interesse per l’industria della moda. Le piace indossare bei vestiti quanto parlare dei meccanismi interni della moda. Quindi lanciare un podcast sembrava la strada giusta da prendere per lei. Con Monica Ainley che lavoro’ come Features Editor per Avenue 32 e si occupo’ di creare l’immagine di Joseph sui social media, formano un duo perfetto.
Man Repeller e Garance Doré hanno entrambe il podcast allora come quello di Camille si distingue? Fashion No Filter è come il vostro servizio di moda preferito ma nelle vostre orecchie. In una puntata, sentite le opinioni di varie personalità su un argomento legato alla moda. Ma non solo. Camille e Monica non hanno paura di esprimere il loro punto di vista senza filtri. In più, il formato del podcast è messo in valore da conversazioni registrate sul momento duante la Fashion Week. Cosi’ Fashion No Filter sembra un bel servizio radiofonico al sapore di reportage.
Camille è riuscita a fare la differenza grazie ad un approccio giornalistico e risoluto. Tutto questo senza dare lezioni a nessuno. Il formato delle puntate è anche unico. Invece di intervistare personalità della moda sulle loro carriere, Camille e Monica hanno preso la strada investigativa chiedendo ai loro ospiti il proprio punto di vista su un argomento. Se c’è una lezione da imparare da Camille è quella di non avere paura di fare vostri i nuovi mezzi di comunicazione.
A proposito di Podcast, i nuovi episodi di quello di Glam Observer sono in arrrivo! E saranno tutti molto interessanti! Abbiamo già intervistato delle persone eccezionali che lavorano nel mondo della moda, del digital e del blogging per i primi episodi. Tra poco ripartiremo con i nuovi episodi, nel frattempo se vi seite perse quelli precedenti, potete ascoltarli qui
Chriselle Lim, la produttrice di contenuto
A 32 anni, Chriselle Lim fa parte delle influencer di prim’ordine con Chiara Ferragni, Leandra Medine, Aimee Song e Camila Cohelo. Laureata al Fashion Institute of Design and Merchandising di Los Angeles, lancio’ il suo canale Youtube quando era ancora studentessa. Dopo aver realizzato che creare video richiedeva molto tempo, creo’ il suo blog, The Chriselle Factor, per continuare a produrre contenuto più regolarmente per il suo pubblico.
Pur lavorando già alla produzione di contenuto per i brand con il suo blog, decise di lanciare ufficialmente la sua azienda di produzione, CINC Studios, qualche mese fa. Le consulenze su social media o digital identity non sono un campo ignoto alle fashion blogger, Camille Charrière lo fa per brand di lusso. Pero’ l’impresa di Chriselle Lim con CINC Studios è unica.
La maggior parte delle influencer guadagnano con le partnership, collaborazioni, i libri scritti o la creazione di uno shop online. Ma per Chriselle il suo prodotto è il suo contenuto e proprio per questo si distingue dalle altre influencer.
Dalla direzione creativa strategica alla costruzione dell’identità dei brand, lo status di influencer di Chriselle fa di lei la persona più adatta a creare contenuto che soddisfa un pubblico che consuma contenuto digitale. Se c’è una lezione da imparare da Chriselle è quella di sapere che tutto quello che fate per il vostro blog puo’ trasformarsi in un’impresa per aiutare brand con cui collaborate già.
Andy Torres, la conduttrice televisiva
Andy Torres di StyleScrapBook è una delle prime fashion blogger che ho seguito. E non necessariamente per il suo stile. Mi affascinava per i diversi servizi che aveva fatto in quanto conduttrice per brand come Monki, Mango e Canon. E’ anche una delle prime influencer ad essere stata invitata a fare un Ted Talk. Laureata in Interior Design, nessuno avrebbe potuto immaginare che il fashion blogging le avrebbe offerto tutte le opportunità che ha avuto. Nativa del Messico, è anche riuscita ad essere una presentatrice televisiva per le serie di moda ‘Click’ e ‘Elle Mexico Disena’ – due servizi prodotti da Cosmopolitan e E! Entertainment. All’epoca era una pioniera distinguendosi da altre fashion blogger facendo la conduttrice televisiva. Ancora oggi, poche blogger hanno avuto la sua fortuna nel compire cosa fece Andy, cioè apparire in TV in quanto esperta di moda.
Quando presentatrici come Louise Roe decidono di creare un blog, non soffrono dello stesso stigma di una blogger che diventa conduttrice televisiva. Ecco perché ho voluto includere Andy in questo articolo.
Con il lancio di Ait, il suo marchio di moda, Andy Torres è la prova che una blogger puo’ farsi un nome in qualsiasi industria. Se c’è una lezione da imparare da Andy è quella di realizzare che nessun media è sacrosanto. Se avete l’expertise e siete brave in marketing, potete essere riconosciute da chi non fa parte del vostro cerchio.
Conoscete altre influencer che hanno qualcosa di speciale da offrire? Fateci sapere nei commenti qua sotto.