Giovedì scorso ero su un set di uno shooting per una campagna di un brand di moda a Milano per mostrarvi cosa succedeva dietro le quinte, le varie fasi di uno shooting e quali erano i professionisti coinvolti (sopra potete vedere alcune stories che ho postato quel giorno). Ho aperto un Ask su Instagram per rispondere a tutti i vostri dubbi e curiosità su come funziona un servizio fotografico di moda ed ho ricevuto tante domande interessanti quindi grazie per il vostro interesse come sempre!
Stavolta però, invece che rispondere personalmente come per le altre sessioni di Q&A direttamente su Instagram, ho deciso di chiedere a chi è coinvolto sul campo e vive queste esperienze quotidianamente. Sul set quel giorno la stylist era Camilla Rizzolo, Stylist per Vogue Japan e freelance che ha risposto alle vostre domande e curiosità! Da come si diventa stylist a come si realizza uno shooting e come fare per diventare assistente di un servizio fotografico di moda, in questo articolo troverai tante curiosità e spunti pratici di come lavora una stylist e ciò che serve per lavorare ad uno shooting.
Enjoy it!
- Ciao Camilla! Potresti presentarti alla community di Glam Observer e spiegare un po’ del tuo lavoro?
Sono Camilla, ho 25 anni e mi occupo di Fashion Styling + consulenza per brand. Per rendere più semplice la spiegazione del mio lavoro è aprire una rivista e vedere una foto di moda. Quello è il mio lavoro. Tutto ciò che vedi in una fotografia editoriale è pensato, studiato e curato minuziosamente da me, ovviamente grazie anche alle capacità del fotografo. Ciò che la stylist ha in mente, immagina, pensa e sogna, il fotografo riesce a renderlo reale e materiale attraverso le sue competenze fotografiche.
2. Cosa hai studiato e come sei entrata nel mondo della moda?
Ho studiato presso la Marangoni di Milano, ho seguito il corso triennale di Fashion Styling.
3. Come si diventa fashion stylist?
Fashion Stylist credo che non si diventi, nemmeno con una laurea in Fashion Styling e credo nemmeno in nessun’altra università. É una passione, qualcosa di innato che ti porti dentro da sempre. Già da piccola abbinavo vestiti su delle bambole, mi tagliavo i capelli da sola perché credevo che quel taglio si adeguasse meglio ai miei look, vedevo dei film e cercavo di studiarmi tutti gli abbinamenti, ricordavo tutti i capi, tutti i look delle scene. L’università è qualcosa che può completare la tua passione, può renderla più concreta, può affinare certe tecniche e approfondire certe conoscenze ma parte tutto da te.
4. Sul set hai portato tu scarpe ed accessori per scattare una campagna di un brand di abbigliamento. Ci spieghi come funziona il processo? È il brand che chiede di portarli o sei tu che metti a disposizione quello che hai? Una stylist viene scelta anche in base a cosa può portare sul set?
Partiamo dal punto più importante : OGNI STYLIST DEVE AVERE IL PROPRIO ARCHIVIO. L’archivio personale di una stylist è il salvavita. Io, ad esempio, ho una stanza piena di armadi dove ho tutto etichettato per tipologia, colore, le calze divise in lunghezze, colore e materiale e così lo stesso per ogni capo di abbigliamento. Comunque dipende molto da che tipo di brand è. Se il cliente per il quale devi lavorare è un brand di scarpe e ha bisogno di foto moda per pubblicizzare i suoi prodotti, allora la stylist dovrà creare dei look inerenti all’estetica e alla tipologia di donna a cui si rivolge il brand e cercare di esaltare la calzatura creando un abbinamento perfetto per invogliare l’ipotetico compratore e rassicurarlo che mettendo la scarpa con quel tipo di pantalone proposto dalla stylist ALLORA è DA COMPRARE. Se si tratta di brand di abbigliamento allora la stylist dovrà integrare con scarpe e accessori per “ riempire “ il look. N.B CERCARE DI ESALTARE I PRODOTTI DEL CLIENTE SENZA MAI TOGLIERE L’ATTENZIONE A CIÒ CHE STIAMO PUBBLICIZZANDO.
5.Cosa consigli a chi non ha studiato fashion styling e vuole comunque intraprendere questa carriera?
Come dicevo sopra, non è essenziale.
Le domande fatte da voi su Instagram @glamobserver riguardo a cosa succede su un set di moda.
1.Come si prepara una stylist per uno shooting?
Ci sono varie modalità di preparazione in base alla tipologia di rivista per la quale si sta scattando. Ogni rivista ha dei clienti, ovvero brand che pagano annulmente per avere delle inserzioni che partono dalle pubblicità nelle prime pagine del magazine arrivando all’editoriale. Quindi per preparare un editoriale bisogna prima dare priorità ai clienti per poi continuare anche con tutti gli altri.
2. Chi bisogna contattare per diventare assistente su un set?
Direttamente la stylist magari su Instagram oppure per mail
3. Qual è il processo della creazione del concept dello shooting?
Se si parla di editoriale per magazine a volte si propone un moodboard alla redazione oppure è la redazione stessa che manda il proprio moodboard al quale fotografo e stylist si adeguano, dipende.
4. Quali indicazioni vengono date alla stylist e cosa può scegliere liberamente?
Per un lavoro commerciale, quindi Lookbook, ADV , E-commerce per un brand può succedere che il cliente dia delle linee guida da rispettare ma non sempre. Il cliente può chiedere di non stravolgere la donna ideale al quale si rivolge il marchio, oppure ci sono cose più personali come “ Non impazzisco per l’accostamento di questi due colori” oppure “ non sono amante delle scarpe basse “ così cerchi di accontentare il cliente.
5. A parte quando si lavora ad uno shooting per un singolo brand, per tutti gli altri shooting come ci si procura gli abiti, accessori e tutto ciò che serve?
Per un editoriale bisogna contattare gli showroom. I grandi brand hanno il loro showroom personale mentre per brand più piccoli oppure per brand di accessori ci sono degli showroom che li gestiscono. Quindi ci si scambia milioni di mail con i PR dei brand chiedendo i prodotti e dando tutti i dettagli del servizio, ovvero dove, quando, chi è il fotografo, per quale rivista , etc etc
6.Come deve una nuova stylist contattare i brand per richiedere gli abiti per uno shooting?
Bisogna presentarsi e dare tutti i dettagli.Se si tratta di un lavoro per un magazine, essendo nuova, la stylist avrà una lettera chiamata PULL LETTER nel quale il magazine garantisce con nome e cognome della stylist che essa sta preparando un servizio per loro.
7.Con chi si consulta la stylist prima del set oltre che con il brand (makeup artist e hair stylist… )?
La stylist si confronta con Art Director, fotografo, make up e hair stylist prima del servizio, c’è uno scambio di idee e visioni per poi trovarsi il giorno del set a prendere decisioni su come fare i capelli, che tipo di ombretto mettere o il colore dello smalto, se lo sfondo va bene bianco o si preferisce colorato.
8. Cosa succede se un capo della collezione non sta o veste bene come si pensava?
Si cerca di “ fittarlo” il meglio che si può! Nulla è impossibile con spille da balia e pinze! ALTRA COSA IMPORTANTISSIMA PER NOI STYLIST : IL KIT! Con pinze, spille, aghi, nastri, forbici scotch, qualsiasi cosa! La nostra fortuna è che lavorando con le foto, in base a diverse pose e tagli fotografici ,riusciamo a far sparire ogni imperfezione!
9. Come fa una stylist ad essere credibile?
Essere il più preparata possibile! Cercare di riuscire a fare qualsiasi cosa su un set, anche ciò che non ti compete!
10.Cosa serve per realizzare uno shooting di successo?
Bisogna saper osservare, studiare ed immagazzinare! Il mondo che ci circonda è pieno di fotografie, ci parla con il linguaggio dell’immagine. Davanti ai nostri occhi ogni giorno ci passano di fronte milioni e milioni di immagini. OSSERVARE E CERCARE DI RIPROPORRE IN CHIAVE MODA E ovviamente con la propria estetica, cercare di rendere una foto PURA ARTE.
Spero vi sia piaciuto questo nuovo format di presentarvi come funziona il dietro le quinte del sistema moda e di cosa si occupano le varie figure. Lasciate i vostri commenti qui sotto.