Per farvi capire a fondo come funziona il mondo della moda, intervistiamo professionisti del settore per riportarvi la loro esperienza così che possa essere una guida ed un’ispirazione per voi.
Molti vogliono lavorare nella moda, ma pochi sanno come funziona questo mondo dall’interno prima di entrarci. Lo scopo di Glam Observer è quello di fare chiarezza in questo settore per aiutarvi a trovare il posto giusto per voi.
Oggi vi riporto la storia di Marta. È sicuramente fra le interviste più interessanti che abbiamo avuto e sono sicura che la sua storia vi darà molti spunti. Marta ha studiato allo IED di Milano e nonostante è convinta che non è necessario studiare moda per poter lavorare in questo settore, l’istituto l’ha aiutata ad ottenere il suo primo lavoro nella moda. Attualmente lavora da Zalando – il retailer online di moda che è apparso nella classifica di LinkedIn fra le migliori aziende presso le quali lavorare del 2017 – come Buying Assistant Women Footwear Fast Fashion e nell’intervista ci spiega la sua storia e come è stato passare da un’azienda di lusso come Balenciaga ad una realtà più moderna e tecnologia come Zalando!
1) Cosa hai studiato?
Fashion Marketing & Communication (BA) presso lo IED (Istituto Europeo di Design).
2) Come mai hai scelto lo IED come scuola? E come ti sei trovata durante i corsi?
Lo IED mi ha dato molto durante i tre anni di corso: i professori,essendo professionisti mi hanno spiegato il mondo della moda con uno sguardo diretto alla realtà; la classe era composta da studenti provenienti da tutto il mondo e questo ambiente internazionale mi ha aperto gli occhi ad altre culture e lingue (il corso era interamente in inglese) pur restando sempre a Milano. Infine, il metodo con cui ho svolto la maggior parte degli esami era basato sullo sviluppo di progetti sia individuali che di gruppo. Penso che questo sia stato essenziale per il mio lavoro ancora oggi.
3) Quanto pensi ti ha aiutata avere la IED come esperienza nella ricerca del lavoro nella moda?
Lo IED offre un servizio di recruiting alla fine del corso. Molti colloqui che ho fatto dopo la laurea sono stati contatti dell’istituto.
4) Quale è stata la tua prima esperienza nella moda?
Sono nata e cresciuta in mezzo ai tessuti, grazie al business di famiglia. Anche per questo la mia prima esperienza nel mondo della moda durante l’università è stata presso Ratti, leader mondiale nella produzione della seta. Qui mi sono occupata di ufficio stampa, essendo una figura più vicina al mio percorso di studi.
5)Come è stato il passaggio da un ufficio stampa ad un famoso brand di lusso come Balenciaga presso cui ti sei poi occupata di prodotto?
Nonostante mi sia occupata di press office, da Ratti ho avuto modo di vedere l’aspetto creativo e i processi di lavorazione a monte del prodotto che poi vediamo finito in negozio. Quando sono entrata da Balenciaga, ho fatto quindi un passo in più verso la creazione del prodotto in sé. Il mondo della moda è composto da mille processi o figure ed è importante conoscere le esigenze e i metodi delle altre professioni all’interno della supply chain.
6)Da Balenciaga a Zalando, due aziende completamente diverse. Cosa ti piace dell’una e cosa dell’altra?
La creatività e l’heritage che ho respirato da Balenciaga hanno arricchito la mia esperienza lavorativa ed abituato i miei occhi al “bello”. Zalando, per contro è un’azienda molto più giovane e fresca.
L’innovazione e l’internazionalizzazione sono gli aspetti che qui respiro di più.
7) Come è adesso una tua tipica giornata quando arrivi in ufficio?
Solitamente sono in ufficio verso le 9/9.30. Da Zalando mi occupo di buying, quindi i contatti con i fornitori, gli appuntamenti e i meeting sono all’ordine del giorno. Ogni lunedì ogni team si ritrova per stilare una lista di to do things per quella settimana: l’importante è che alla fine della settimana ognuno abbia concluso i suoi tasks, non importa dove o quando lo fai.
8) Abbiamo scritto un post sui benefici di fare stage all’estero. Tu vivi ora a Berlino, quali sono i vantaggi e gli svantaggi (se ce ne sono) di fare esperienze all’estero?
Penso che un’esperienza all’estero possa arricchire sia sotto l’aspetto culturale che professionale. Berlino è un melting pot di culture, cucine e costumi. Nel mondo della moda è importante avere continue ispirazioni e spunti e penso che una città grande come questa, anche se non conosciuta per la moda, possa darne molti. Inoltre, sicuramente sto migliorando il mio inglese e cominciando a masticare un po’ di tedesco. Professionalmente, ho trovato un ambiente stimolante dal punto di vista dello sviluppo personale. Penso che un’esperienza all’estero possa dare molti punti in più al tuo cv.
Solo due punti a sfavore: mi manca il cibo italiano ed il sole.
9)Cosa consiglieresti alle ragazze che vogliono lavorare nella moda?Da dove iniziare e come poter affrontare la competitività di questo settore?
Penso sia importante cominciare con qualunque professione all’interno del mondo della moda: anche se lontana dai proprio studi. Dalla vestiarista alla commessa è poi facile farsi conoscere e proseguire verso quello che più ci piace. Penso che, essendo il mondo della moda molto veloce e stagionale è importante investire sull’esperienza professionale fin da giovani. C’è sempre tempo per un master: ma quello che chiedono ai colloqui è ciò che sai fare non quello che hai studiato sui libri.
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