La Carriera di Ben: da stagista a Londra a Content Expert

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Londinese di nascita, Ben ha lasciato la capitale della moda inglese per andare a lavorare a Monaco di Baviera. Una scelta sorprendente quando di solito si fa il contrario. Lasciando l’ambiente sicuro della sua città natale, iniziò a lavorare nella moda come fashion product editor da MYT per poi salire la scala professionale ad una velocità impressionante. Dopo poco più di un anno divenne Content Manager. Tutto questo quando non aveva ancora 25 anni.

Oggi Ben è Content Director da Maison Héroïne. Insieme a Kim e Sara, anche con Ben ci siamo incontrati da  www.mytheresa.com. Il suo profilo è molto interessante perché rappresenta perfettamente il londinese che lavora sodo. Laureato in Lingue Straniere, ha fatto di tutto per poter trovare il suo posto nella moda – senza averla studiata – e ovunque va, la gente ricorda la sua energia solare (accoppiata ad una risata calorosa) e la sua professionalità. Con questa intervista vogliamo darvi un’idea di cosa significa essere stagista a Londra, come avere una laurea in lingue può permettervi di trovare un lavoro nella moda e, capire un pò del suo ruolo.

Cosa hai studiato?

Ho studiato Francese, Tedesco ed Italiano. A parte due temi sul design/la moda, i miei studi non hanno a che fare con il lavoro che ho oggi.

Che cosa ti ha spinto a lavorare nella moda?

Mi è sempre piaciuta la moda ma durante i miei studi universitari, non avevo accesso a quello sfogo creativo. Spontaneamente, è diventato sempre più chiaro che se avessi potuto fare della mia passione la mia carriera sarei stato felice professionalmente. Dai primi giorni mi è sembrato un’evidenza.

Quale è stato il tuo primo ruolo nel settore?

Quando ero ancora studente, facevo stage ogni estate, vacanze natalizie, periodi di pausa studio ecc…Ho fatto il mio primo stage da Marios Schwab, uno dei più importanti stilisti di Londra all’epoca. Invece, il mio primo “vero” lavoro dopo l’università è stato da Asos. Lavoravo come freelance copywriter nel product editorial team.

Cosa facevi quando eri stagista da Marios Schwab?

Tutto quello che potevo fare. L’organizzazione era abbastanza classica e old school. L’azienda contava molto sugli stagisti e (i più bravi) erano considerati importanti. Ero l’unico stagista che non aveva una formazione di moda – insomma l’unico che non poteva fare qualcosa con le sue mani- quindi mi occupavo dell’organizzazione delle Fashion Week. Penso di aver fatto la mia giusta parte di pulizia, ritorni stampa e tante altre commissioni che includevano stare su dodici autobus e percorrere tutta Londra per qualsiasi motivo. Mi ricordo di aver passato tanto tempo in un atelier specializzato nella confezione tessuti a pieghe nel North London. Posso assicurarvi che ho imparato molto più di quanto mi sarei aspettato  sullo chiffon plissé.

Puoi descriverci come è essere stagista in una città come Londra?

Non sono probabilmente la persona giusta a cui chiedere. Ero molto fortunato perché essendo londinese non avevo il problema di pagare un affitto astronomico e quindi potevo permettermi di fare tirocini non pagati per far crescere il mio CV. Penso che debba essere molto difficile per persone che devono fare tanti sacrifici per farcela. Londra è una grande città che è orribilmente costosa – ed essere tirocinante nella moda significa vedere quanto alcuni hanno una vita tutta glamour e luccicante mentre tu stai lavorando vicino a loro ma senza le paillettes.

Pochi sanno del processo di traduzione che si nasconde dietro la produzione di contenuto nelle aziende di moda come Yoox Net-A-Porter. Eri assistente di produzione delle traduzioni lì, puoi dirci cosa facevi esattamente?

Mi occupavo di pianificare e condividere i compiti nel team che si occupava di tradurre il contenuto dedicato al marketing. Non so se hanno ancora lo stesso funzionamento pero’ l’approccio al planning, alla pianificazione e alla coordinazione era molto pragmatico. Veramente se dovessi  descrivere il mio ruolo direi che ero project manager. Il team di traduzione – letteralmente e metaforicamente – era abbastanza separato dagli altri team creativi.

Ci siamo incontrati a www.mytheresa.com a Monaco di Baviera. Perché hai scelto di lasciare Londra per Monaco?

Pensavo che fosse una bella opportunità per la mia carriera.

In cosa consisteva il tuo ruolo di Content Manager?

Mi occupavo di contenuto in modo molto olistico. Era ,in teoria, un ruolo creativo in cui collaboravo con diversi membri del team creativo per produrre contenuto di moda e commerciale in cinque lingue. Mi occupavo anche di progetti marketing e della rivista.

Puoi parlarci del tuo ruolo a Maison Héroïne?

Li sto facendo da consulente. Sto finendo di lavorare sul loro nuovo sito siccome stanno per lanciare il brand. Ho condiviso la mia “expertise” con gli impiegati per aiutarli a trovare la visione del brand.

E dopo questo cosa farai?

Qualcosa di appassionante e tutto nuovo con persone che hanno già avuto un grande successo nel passato. Quindi incrociamo le dita.

Vivi a Berlino, puoi parlarci del mondo della moda lì? Come si differenzia da quello di Londra?

E’ fondamentalmente diversa da Londra però la libertà e lo stile sulla strada non sono così diversi perché le due città – a livello creativo – hanno un’anima un po’ rozza. La tradizione parigina non esiste li’. Per quanto riguarda i soldi pero’, Londra investe nettamente di più nella moda che Berlino (anche se i fondi rimangono pochi a Londra). Risulta che ci sono pochi marchi. Poi la Germania non ha mai avuto quel senso estetico. Quindi anche se Berlino è una città creativa e cosmopolita non ha ancora coltivato un suo sistema di moda. Funziona proprio diversamente. Qua, si tratta soprattutto di far parte di quello mondo a cui i social influencers e i parties contribuiscono.

Cosa consiglieresti ad una persona che vorrebbe dirigersi verso la produzione di contenuto nella moda?

Di cercare di scoprire cosa c’è dietro la parola “contenuto”. E’ molta ambigua oggi perché tutto è contenuto. Poi tutti ne hanno bisogno, pero’ ha un milione di significati che richiede altrettante competenze varie. Sono sempre interessato a lavorare in ruoli sfaccettati che mi spingono a fare varie cose. Dovete solo badare a non essere trascinati in direzioni che non corrispondono a quello che potete e volete portare in campo.

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