Per l’appuntamento settimanale delle interviste con professionisti del settore moda, oggi ti presentiamo Lilith Bussfeld, Fashion PR ed ex contributor di Vogue Ukraina.
- Siamo lieti di averti qui con noi oggi. Potresti presentarti brevemente alla community di Glam Observer?
Sono Lilly, originaria della Germania, ma ho vissuto a Londra per oltre 10 anni e ora faccio avanti e dietro tra Londra e Berlino.
2.Perché hai deciso di vivere e lavorare fra queste due città e pensi che vivere in una metropoli della moda sia necessario per avere successo?
Solo di recente ho deciso di vivere tra due città. Penso che Londra sia la città più incredibile e creativa del mondo, ma la qualità della vita è decisamente migliore a Berlino. Berlino ha un enorme potenziale per l’industria della moda in Europa, quindi ha molte nuove opportunità per me.
3. Sei stata Contributor di Vogue Ukraine per 6 anni. Come hai ottenuto questo lavoro e cosa significa lavorare per la rivista più popolare del settore?
Ho iniziato nel momento super emozionante quando la rivista era appena stata lanciata nel paese. È una pubblicazione super giovane e la seconda Vogue in lingua russa. Ho ottenuto il ruolo in modo casuale attraverso un amico stylist tedesco.
4. Come gestivi i due lavori quando eri contemporaneamente PR e contributor di Vogue?
È stato super facile per me. Scrivevo tutti i pezzi di sera e facevo la PR di giorno (quando anche i giornalisti sono in ufficio).
5. Con un pubblico di quasi 100k su Instagram, hai qualche consiglio su come utilizzare i social media nella moda?
Io vedo me stessa e il mio Instagram non diversamente da un brand di moda di cui curo la parte PR. La cosa fondamentale è avere le immagini giuste e se sei una persona, per favore non prenderti troppo sul serio, le persone amano l’autenticità e qualcosa o qualcuno con cui possono facilmente relazionarsi.
6. Consigli che daresti a ragazze e ragazzi che stanno per iniziare una carriera nella moda?
Lavora duramente. Se vuoi lavorare in questo settore devi essere preparato a lavorare molte ore per pochi soldi. L’industria sembra molto più affascinante di quanto non sia dietro le quinte. La competizione è enorme e non tutti possono avere successo. Vorrei anche consigliare a tutti di essere coraggiosi, parlare se avete idee ma non permettere a nessuno di usarle e venderle per conto proprio.
7. Cosa pensi favorisca maggiormente un futuro nella moda: gli stage o studiare presso una prestigiosa scuola di moda?
Dipende molto dal lavoro che vuoi ottenere. Per le carriere nel design penso che sia necessario studiare e apprendere tecniche diverse ecc. Per una carriera in PR non è necessario studiare specificatamente Fashion PR, basta avere esperienza. Io già lavoravo a tempo pieno in PR mentre studiavo. È essenziale lavorare nel settore prima di finire l’università.
8. Tre aspetti che apprezzi di più del settore della moda
La libertà di espressione, l’apprezzamento delle donne e la spinta per i giovani talenti a sopravvivere in questo settore
9. Gli stereotipi del settore che non condividi?
L’ “ossessione” di come si appare e la “necessità di apparire migliori degli altri”
10. Come si svolge la tua routine mattutina? Quali prodotti diresti, sono essenziali per restare freschi e svegli durante una lunga giornata di lavoro?
La cosa più essenziale è dormire e bere abbastanza acqua durante il giorno. Nessun prodotto può farti sembrare fantastico se non dormi abbastanza. Spesso faccio trattamenti per il viso non invasivi da Endermologie (dovresti verificarlo – www.endermologie.com). Al mattino, di solito mi lavo il viso solo con acqua e lo pulisco con un mix organico di olio di tea tree. Dopo di che applico una crema per il viso. Ho appena iniziato a usarne una nuova di cui sono ossessionata. Si chiama Re-Boost di Clarins.
11. Quali sono i tuoi tre pezzi preferiti che indossi in ufficio al momento?
Di recente ho comprato una gonna nera in raso di Zara che indosso molto, puoi indossarla con i tacchi o con le scarpe da ginnastica. Le mie sneakers nere Miu Miu funzionano anche molto bene per l’ufficio. Nei giorni in cui non ho riunioni indosso una tuta da ginnastica (ho l’ossessione dello streetwear).
Intervista di Lilly Meuser
