Nella vita come nel lavoro, ho imparato che il concetto di successo cambia da persona a persona. Tuttavia ci concentriamo sulla definizione di successo degli altri nel nome dell’ispirazione. Se non c’è male nel cercarla, non posso fare a meno di pensare che ,invece di concentrarci sulla nostra definizione del successo, tramite i social media e la stampa rimaniamo prigioniere di quello che ci sembra essere il suo significato. E, se dimenticate cosa vi motiva, come sarà possibile realizzare che avete già fatto tanta strada? Come potete capire che avete superato tante prove per arrivare dove siete?
La moda è un’industria glamour tanto quanto frenetica per chi la vive dall’interno. Salire gli scalini del successo richiede lavoro sodo e a volte poco riposo. Recentemente, stavo leggendo la storia di Roberta Benteler, fondatrice e CEO dell’ormai chiuso online luxury retailer Avenue 32, e mi ha sconvolta scoprire che dal 2011, anno del lancio dell’impresa alla sua chiusura nel 2017, non ha preso né tempo per lei, né tempo per celebrare la realizzazione del suo desiderio. Roberta ha sempre sognato di lavorare nella moda però i suoi preferirono farla studiare qualcosa di più concreto, ed è così che finì infelice come consulente in finanza a New York. Appena decise di creare Avenue 32 si butto’ in una spirale di lavoro eccessivo per vedere la sua impresa riuscire, invece di celebrare i suoi sforzi perché stava facendo qualcosa di incredibile: creare un’azienda dal nulla in un settore in cui non aveva nessuna connessione e di cui non sapeva niente. La sua storia mi colpì profondamente poiché è rappresentativa della nostra generazione di millennials che vuole raggiungere il più velocemente possibile la via del successo professionale mentre perde il suo senso dell’essere.
Questa corsa al successo non è solo la rovina degli imprenditori di moda, ma lo è anche per i professionisti in azienda. Lavorare sodo ed essere appassionate è una bellissima cosa pero’ a volte più grande è l’azienda presso la quale lavorate, meno il vostro lavoro verrà riconosciuto. Se alcuni manager sono bravi a notare chi lavora bene e ringraziare il proprio team per i loro sforzi, altri sono talmente concentrati sui loro obiettivi che si dimenticano di dire queste parole essenziali: ‘grazie del vostro lavoro’.
Mi sorprende molto vedere che in una società in cui il successo e la cura di sé vanno ormai insieme, pochi parlano del fatto di riconoscere i propri successi ad ogni step importante della carriera. Mentre cerchiamo il riconoscimento da parte di altri, lasciamo alla gente il potere di definire il nostro valore, dimenticando di valutarci noi per prima. Perché ricompensarsi significa dirci che abbiamo fatto un buon lavoro e di conseguenza vedere e riconoscere il nostro valore.
Tuttavia, prima di congratularvi per le vostre imprese, bisogna che prendiate il tempo di notarle. Lavorando irrequietamente viene difficile guardare con retrospettiva tutto quello che si è compiuto finora. Non è mai troppo tardi per azionare queste risoluzioni usando il template che Giada ha creato a riguardo. L’idea di scrivere un diario dei vostri obiettivi vi aiuterà al raggiungimento di quelli del 2018. Tornare sull’agenda e vedere le vostre to-do list vi farà fare un giro del tempo ricordando quanto siete laboriose. La scheda di valutazione semestrale dell’azienda è la tecnica più diretta per osservare il vostro percorso di crescita. Non c’è bisogna di scrivere sull’agenda una data per farlo, sarà l’azienda a ricordarvelo dandovi un template che vi ‘obbligherà’ ad osservare quello che avete compiuto finora. E’ analizzando questa scheda con la mia manager a Topshop che mi accorsi che avevo creato delle convenzioni redazionali per la Francia, contribuivo al blog di Topshop ed ero riuscita a far crescere il following francese di Topshop sui social. Se non avessi compiuto questa scheda non avrei mai notato tutto questo!
Una volta che avete realizzato cosa avete compiuto, è il momento di ricompensarvi. Non deve necessariamente avere a che fare con i soldi. Ricompensarvi puo’ significare cucinare per voi, rilassarvi nella vostra vasca da bagno, partire per una yoga retreat o semplicemente offrirvi dei giorni di riposo a casa. Ci sono una pletora di cose che potete fare per celebrare i vostri successi. L’unica cosa che conta è che facendolo vi sentiate bene.
In Sex & The City, il mio personaggio preferito è Samantha perché non è contrita, fa e dice quello che le pare, ma soprattutto conosce il suo valore. Mi ricordo una scena particolare in cui desiderava comprarsi un gioiello dopo aver lavorato sodo e la gioia di offrirselo le è stata tolta dal ragazzo Smith Jarrod. Questa scena rimarrà sempre nella mia mente perché la sua delusione di ricevere qualcosa che si è guadagnata da qualcun altrodescrive alla perfezione cosa significa ricompensarsi. Se fate un buon lavoro, è bello se la gente attorno se ne accorge e vi regala qualcosa, ma riconoscere sé stesse per il buon lavoro è ancora più prezioso. Siete state brave, sapete che vi siete meritate questo successo, e nessuno può’ togliervi questa soddisfazione.
Vi fate piacere ogni volta che raggiungete un vostro scopo?Come vi ricompensate?