Quali sono i benefici di fare uno stage nella moda all’estero

N° 1 Crescita Professionale e Personale
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Se state valutando di lavorare nella moda, sicuramente avrete pensato ad un’esperienza all’estero. Come nell’Erasmus, imparerete scoprendo un’altra cultura. Scegliere di fare uno stage all’estero svelerà come la cultura di un paese influisce sul funzionamento della moda. Fare uno stage da Louis Vuitton a Venezia vi darà informazioni sull’industria della pelletteria e di come piccoli fornitori ed artigiani lavorano con un brand così prestigioso; Parigi vi farà scoprire la moda istituzionalizzata con entità come La Chambre Syndicale de la Haute Couture et de la Mode oppure conglomerati come Kering o LVMH, e per finire Londra sarà la città in cui si impara a trasformare un’idea in un business.

Fare lo stage in una capitale della moda all’interno di una delle migliori aziende è il sogno di tutte quelle che  desiderano lavorare in quest’industria.

Considerare di andare all’estero per fare uno stage è molto importante sia a livello di crescita personale che professionale.

Gli stage sono il primo approccio al lavoro, qualsiasi settore voi stiate valutando, moda compresa. Molti iniziano a fare qualche esperienza di stage anche durante gli studi, quindi se state valutando di fare un’esperienza all’estero, dovrete prima terminarli o pensare di interrompere per un periodo le lezioni o approfittare delle vacanze estive per maturare un pò di esperienza in un’altra città.

I benefici di uno stage all’estero sono molteplici.

  1. Crescita Personale e Professionale

In generale, gli stage sono fondamentali per maturare un pò di esperienza. Valutarne uno all’estero significa aggiungere un altro tassello al vostro percorso professionale. Come un Master dopo la Laurea.

Alcuni vogliono fare un’esperienza all’estero perchè hanno una passione per quella città che coniuga anche la moda. Basta pensare che le capitali della moda sono anche capitali mondiali, città che hanno tanto da offrire ed è quindi il sogno di tante persone poter vivere a Londra, Parigi o New York.

Altri invece, vogliono semplicemente fare un’esperienza all’estero per sentirsi più completi. Si può benissimo fare un’esperienza breve/medio lunga e poi ritornare al proprio paese d’origine.  Fare un’esperienza in una città completamente diversa e lontana dalle proprie radici porta ad una crescita radicale a livello personale ed anche professionale. Una nuova lingua, una nuova cultura, una nuova azienda, nuove persone da conoscere. Tutto sarà più impegnativo e stimolante, ma alla fine crescerete molto di più.

2. Il vostro CV ne beneficierà

Quasi tutti oggi possono vantare di avere una Laurea ed un Master. Le esperienze sono il vantaggio competitivo che ci distinguono gli uni dagli altri, e  quelle all’estero vengono vautate molto positivamente durante i colloqui perchè mostra la vostra apertura mentale e soprattutto si sa che avrete dovuto affrontare ogni volta dei nuovi inizi, nuove sfide, nuove culture con le quali vi siete interfacciati. Un’esperienza all’estero sarà come una medaglia sul vostro CV.

3. Nuove/diverse opportunità

Ogni città offre opportunità differenti. La cultura stessa e l’approccio al lavoro cambia.

Emmanuelle, la nostra Content Editor ha raccontato come la sua esperienza all’estero è stata dettata da una necessità. Dopo la sua laurea (non nella moda) per trovare uno stage in questo settore che soddisfacesse i suoi gusti, le sue competenze ed anche il suo portafoglio ha iniziato a valutare opportunità all’estero. Questo per dimostrarvi che alcune volte, non è solo una questione di desiderio fare un’esperienza all’estero, ma una necessità. Ogni paese ha la propria cultura sugli stage. In alcune città potreste trovare uno stage non retribuito e in altre qualcuno riceve uno stipendio alla pari di un lavoro full-time. Sebbene lo stipendio non debba essere la vostra priorità durante lo stage, è normale che sia condizionante. E se a Londra troviamo uno stage per la stessa posizione retribuito, è del tutto logico valutare di coniugare l’esperienza all’estero con la parte finanziaria. Le opportunità sono differenti, magari il vostro sogno è lavorare per l’azienda X che non ha sede in Italia e quindi dovrete spostarvi.

Bisogna valutare diversi fattori quando si cerca uno stage l’azienda, il ruolo, le persone con le quali lavorete, lo stipendio…e molte volte la combinazione migliore di questi fattori si trova in una città estera, è lì quindi il momento di spostarsi.

4. È una scelta strategica

Non solo Londra, Parigi e New York, in Europa ci sono tante città che offrono opportunità in questo campo e, sebbene non siano appetibili come le capitali della moda, c’è comunque un vantaggio da non sottovalutare: una minore competizione. Tante aziende hanno la sede principale nelle capitali della moda, ma poi hanno uffici e filiali in altre città distribuite in tutta Europa. Questo è un settore altamente competitivo quindi sarebbe furbo iniziare a maturare la prima esperienza in città in cui è più facile trovare uno stage(magari anche retribuito) e poi trasferirsi in seguito con delle competenze e valori aggiunti che vi rendono “appetibili” da parte delle aziende nonostante la concorrenza.

Immaginate di cercare uno stage a Londra. Ci sono tantissimi ragazzi e ragazze appena usciti dalle scuole e qualificati quanto voi. Sarete tutti allo stesso livello quindi trovare un’ooportunità è molto più complicato. Immaginate ora di cercare lavoro a Londra dopo che avete lavorato a Berlino per un anno e in Spagna per un altro paio di mesi. Il vostro CV sarà sicuramente più interessante rispetto a chi ha mautrato quegli anni solo nella stessa città.

 

Avete già fatto uno stage all’estero o state valutando di farlo? Raccontateci la vostra esprienza nei commenti sotto

Questo post è stato originariamente pubblicato il 29 gennaio 2018

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  1. Ciao piacere sono Alessia, una ragazza di 24 anni molto confusa, non so neanche perchè sto scrivendo a voi, magari solo per trovare un po’ di conforto e consigli, o magari solo per chiarirmi da sola. laureata in disegno industriale, ingegneria con ottimi voti. decido di iniziare una magistrale, perchè insomma tutti si aspettavano questo. dopo 3 mesi e 3 30L mollo l’università per seguire la mia più grande passione, io voglio fare moda, lascio ovviamente intendere i pensieri delle persone che hanno sentito di questa mia scelta. la mia famiglia non aveva abbastanza soldi per pagarmi un master alla marangoni o simili e io soffrendo d’ansia non potevo concepire l’idea di farmi un prestito, mi avrebbe ucciso mentalmente da non dormire mai più. mia madre mi trova un corso gratuito fianziato con fondi europei di due anni, che si chiama fashion product menager, mi candido e vinco. quindi a gennaio inizia un bellissimo periodo della mia vita, mi sentivo finalmente al posto giusto nel momento giusto. fino ad ora, dopo un mese nel mio primo stage in LIUJO, mi butto di nuovo giù, certo ho capito che questo è il mio settore, ma non so dove potrei collocarmi, vengono anche sfatati molti miti che avevo sulla produzione e in un contesto cosi grande, mi sento ancora più piccola e acerba. e da una parte so che DEVO E VOGLIO fare ancora esperienza, ma mi sembra di non potere ambire alle aziende grosse e forse non mi sentirei ancora pronta. sto scrivendo sotto questo articolo perchè mi sto informando per riuscire a fare un grande passo, mettere in gioco me stessa e la mia carriera e volare all’estero, ma se mi sembrava difficile trovare in italia mi sembra ancora più difficile all’estero. e poi non so, acora troppi dubbi e ancora poche certezze. non so chi leggerà questa storia, probabilmente penserai che sono pazza, bhe probabilmente lo sono ahaha. avrei bisogno forse di una mentore, qualcuno che mi consigliasse, non lo so, intanto, vi leggo volentieri. Buona serata ì.
    Alessia

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