Avviare una carriera nella moda non prevede un percorso ben stabilito. Non è come diventare medico o avvocato dove si sa che è necessario studiare la facoltà di medicina o giurisprudenza e poi fare un esame di abilitazione e praticantato.
Chi lavora nella moda ha percorsi diversi e background diversi. C’è chi è laureato in economia, chi in lettere, chi ha frequentato una scuola di moda e c’è persino chi ha studiato legge e addirittura chi non ha neanche una laurea (leggi la storia di Hetty, che ha partecipato al fashion panel di Londra e che oggi lavora come Jr Stylist da Burberry senza una laurea).
Se è vero che non c’è un percorso unico da seguire per poter entrare nel settore della moda, è anche vero che c’è una cosa che accomuna tutti coloro che hanno avviato una carriera in questo settore, qualsiasi era il loro precedente percorso di studi o esperienza: gli stage.
Infatti tutti coloro che oggi lavorano nella moda hanno iniziato tramite uno o più stage.
Non è la prima volta che qui su Glam Observer dico che l’esperienza [e il networking] siano le due componenti fondamentali per una carriera nella moda. L’esperienza nel caso di chi è all’inizio della propria carriera, è data proprio dagli stage.
Il vantaggio principale di uno stage è infatti quello di poter entrare a lavorare all’interno di un’azienda, anche quelle affermate del settore come Gucci, Chanel, Dior… pur non avendo ancora nessuna esperienza lavorativa o ancora da studenti. Lo svantaggio principale tuttavia non è da poco: la maggior parte degli stage sono ancora non retribuiti o poco pagati, il che ,se aggiunto al fatto che se si vuole lavorare nella moda ci si deve trasferire in queste città il cui costo della vita non è sicuramente basso, rende tutto più difficile e per alcuni, economicamente non fattibile.
Una delle mail che ricevo più spesso è se si può ottenere direttamente un lavoro appena laureati invece che iniziare da uno stage.
Un’azienda di moda offre un lavoro a tempo pieno solo a chi ha almeno un anno di esperienza precedente. Tuttavia c’è un [unico] modo per far si che tu possa ottenere un lavoro a tempo pieno appena laureata. Ed è questo qui:
Poiché l’unico modo per ottenere un lavoro a tempo pieno è quello di aver maturato dai 6 mesi ad 1 anno di stage, se vuoi evitare di fare la stagista appena laureata, l’unico modo è quello di fare stage durante l’università e accumulare esperienze lavorative pari a circa un anno.
Se stai pensando che sia impossibile riuscire a gestire l’università e lavorare contemporaneamente sappi che se ce l’hanno fatta gli altri, puoi farcela anche tu, ed ho un esempio di come potresti gestire il tempo per accumulare facilmente 9 mesi di esperienza in 3 anni di università.
Bisogna sfruttare al massimo il tempo in cui si è all’università e approfittare di ogni occasione possibile. Se vivi l’università passivamente, allora non ne raccoglierai i frutti e non potrai pretendere di ottenere risultati eccellenti.
Hai mai pensato agli stage part-time? In genere richiedono la presenza dello stagista per circa 2-3 giorni la settimana, perciò potresti conciliarli con i tuoi studi più facilmente di uno a tempo pieno.
Pensa se riuscissi ad ottenere uno stage part-time di almeno 3 mesi. Uno stage di 3 mesi in 3 anni di università non sono così tanti vero? Alcuni percorsi di studio prevedono degli stage già nel piano di studi generalmente dell’ultimo anno, ma se questo non dovesse accadere nella tua università, cerca da te questa occasione nel primo, secondo o terzo anno.
Un’altra grande opportunità mentre studi sono gli stage estivi, meglio ancora se riesci a farne uno all’estero per raddoppiare il suo valore sul tuo CV.
Se riuscissi a combinare uno stage part-time di 3 mesi e uno stage estivo di circa 2 mesi (luglio e agosto) per ogni anno universitario che in media sono 3 anni, avresti=
3 mesi di stage part-time + (3 anni di università * 2 mesi di stage estivi) 6 mesi di stage estivi = un totale di 9 mesi di stage alla fine della tua università. E diciamocelo, non sembra così difficile, vero?
Se a questi riesci a combinare anche una o due esperienze come volontario durante le settimane della moda di Febbraio o Settembre anche solo di un giorno, il tuo CV sarà perfetto appena laureata per cercare un lavoro come assistente a tempo pieno e che quindi non sia uno stage.
Sicuramente non è la strada più semplice e richiede sacrifici: studiare durante il weekend per recuperare i giorni in cui fai lo stage, studiare la sera per recuperare i due mesi di stage estivi, ma si sa che le cose migliori richiedono tanto lavoro e sacrifici.
Pensa come ti sentirai soddisfatta quando il giorno dopo della tua laurea un’azienda resterà impressionata dal tuo CV perchè sei riuscita a maturare tutta questa esperienza e soprattutto a gestirla insieme al tuo percorso di studi.
Pensa a come i tuoi compagni che i weekend facevano festa tutto il giorno, ora devono iniziare uno stage e a stressarsi su come potersi permettere di fare un altro anno senza uno stipendio e a dipendere dai genitori che hanno già pagato per gli studi. Mentre tu ora potrai accedere alle offerte di lavoro ed avere la tua indipendenza economica. Ovviamente non potrai ancora candidarti per lavori nella moda che richiedono due anni di esperienza, ma pensa a tutte quelle offerte che non sono stage e richiedono circa 1 anno di esperienza nel settore.
Quando sei all’università inoltre la tua mente inconsciamente sa che sei ancora studente, quindi non è focalizzata a percepire uno stipendio, ed è quindi più accettabile mentalmente fare uno stage non retribuito, il che aumenta le tue probabilità di trovare lavoro dato che ci sono molte più offerte di stage non retribuite.
Quando si è laureati tutto diventa più difficile perchè si iniziano ad imporre dei filtri durante la fase di ricerca del lavoro: si cerca uno stage che sia retribuito almeno quanto basta per coprire le spese, e poichè si possiede un titolo di studi, uno che non implichi portare caffè o fare fotocopie.
È giusto dopo anni di duro studio, pretendere di svolgere incarichi come tutti gli altri e percepire uno stipendio, è del tutto normale e le aziende dovrebbero garantire a tutti queste occasioni, però purtroppo la realtà è che ci sono ancora aziende che non pagano gli stagisti che lavorano 10 ore al giorno. Non tutti gli stage sono uguali e alcuni ti mettono direttamente al lavoro come chi ha già esperienza, ma non sono nuove le storie nel settore della moda di stagisti che hanno dovuto portare caffè o svolgere commissioni anche private dei loro capi. (Ricordi Andy ne “Il Diavolo veste Prada” che svolgeva i compiti delle gemelle?). Perciò se non si è portato qualche caffè o fatto fotocopie durante l’università, è quasi scontato che lo farai appena laureata durante il tuo primo stage e ne sentirai maggiormente il peso.
Il vantaggio di fare stage durante gli studi non è tuttavia legato solo alla condizione economica ma anche a quella del tempo. Anche se tu potessi permetterti di fare stage non retribuito dopo la laurea, pensa a quanto tempo risparmieresti se avessi già 9 mesi o un anno di stage alle tue spalle. Ti sei portata avanti di un intero anno il che significa che potrai accedere a posizioni prestigiose e senior già ad una giovane età!