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Backstage Di Una Sfilata: Il Ruolo della Vestiarista

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Lavorare alla fashion week è un’esperienza fantastica, sia per quanto riguarda il curriculum sia per capire davvero i ritmi e i ruoli all’interno di un brand o di una casa di moda.

Ci sono tanti ruoli che puoi scegliere ma se vuoi davvero stare a contatto con gli abiti, con le modelle e spesso con il tuo fashion designer preferito puoi provare a proporti come vestiarista. Spesso gli stessi brand cercano attivamente vestiariste per il proprio show mettendo annunci online o selezionando gli studenti nelle scuole.

Altrimenti esistono delle agenzie a Milano, ad esempio la Omega Service, che selezionano vestiariste da proporre ai brand che ne fanno richiesta.

Nota bene: spesso le vestiariste proprio perché studentesse non vengono pagate, alcuni brand rilasciano un attestato di partecipazione, ma è comunque un’esperienza formativa incredibile, tra le più utili a mio parere, soprattutto per chi vuole avvicinarsi al fashion design o allo styling.

Nell’articolo di oggi voglio descriverti la giornata tipo di una vestiarista durante la Milano Fashion Week.

Supponiamo che la sfilata a cui deve lavorare inizi alle 17:00:

12:00

Inizia la fase di preparazione, alla vestiarista sono richieste due cose principali: essere vestita di nero (la domanda che mi viene sempre fatta è: “Ma anche le scarpe?”- No le scarpe non è necessario che siano nere), per essere ben riconoscibile e individuabile rispetto alla folla di modelle, e in alcuni casi un kit di spille da balia, pinze, forbici e ago e filo.

Il concetto base è perdere meno tempo possibile, certamente non sarà la vestiarista a dover cucire il bottone lento dell’abito, nel backstage è sempre presente la sarta, ma avere già il materiale a portata di mano può accorciare i tempi di riparazione.

La stessa cosa vale per pinze e spille, solitamente vengono fornite direttamente sul backstage ma averne sempre un paio con sé può fare la differenza in un momento di panico o confusione, situazioni assai frequenti durante una sfilata.

14:00 Arrivo in location

Per le vestiariste l’orario di ritrovo solitamente è dalle due alle tre ore prima dell’inizio della sfilata che comunque partirà con il quarto d’ora canonico di ritardo, se non di più.

Al backstage si accede di norma dall’ingresso secondario e le vestiariste di solito sono in gran numero e facilmente riconoscibili grazie alla “divisa” nera. Appena arrivata, la vestiarista sarà accompagnata dal responsabile dell’organizzazione backstage che le darà i primi compiti.

14:30-15:00 Organizzazione set

In questa mezz’ora di tempo di solito il compito della vestiarista è quello di organizzare il set. La situazione di partenza può variare ogni volta: ci sono set dove gli stand sono già stati montati e i vestiti già appesi, altri set invece dove non è stato fatto nulla.

Il secondo tipo di set solitamente è il più comune da trovare. La vestiarista deve quindi montare gli stand e appendere gli abiti, ancora avvolti nei loro sacchi di plastica. I capi vanno maneggiati con grande cura in quanto sono stati già stirati e spesso presentano decorazioni precarie di perline o merletti.

Dopo aver posizionato i capi sullo stand la vestiarista deve tirarli fuori dai sacchi di plastica che li avvolgono facendo attenzione a non danneggiarli.

15:00-16:00 Riordinare i look

A ogni stand è assegnata una modella, il cui nome è segnato su un foglio attaccato allo stand stesso. Solitamente una modella per una sfilata ha dai due ai quattro look quindi, con le dovute eccezioni, la vestiarista avrà due/quattro cambi.

Ogni look va organizzato così:

  • le grucce con i vestiti di un look devono essere appese insieme, tenute legate da un elastico lento.
  • l’ordine dei capi deve essere: capospalla, top, bottom (ad esempio: giacca, maglietta, pantalone)
  • le scarpe del look vanno tirate fuori e appoggiate sotto il look stesso
  • borse e accessori vanno appesi insieme al look
  • il cartello (con il numero di uscita del look, la foto del look indossato dalla modella nel fitting e la descrizione del look a parole) deve essere appeso davanti al look in modo da essere ben visibile

Terminate queste operazioni il più è fatto, la vestiarista deve accertarsi che i numeri di uscita siano in ordine progressivo e che ogni look abbia tutti i capi che lo compongono.

16:00 – 16:30 Finire i preparativi

La vestiarista deve prepararsi alla sfilata ossia sbottonare, slacciare, aprire qualunque capo in modo da poterlo infilare il più rapidamente possibile.

È consigliabile studiare ogni look e memorizzarlo in modo da sapere già se la camicia va infilata dentro o lasciata fuori, se la borsa va tenuta nella mano destra ecc.

Il motto è: più si è preparati prima meno problemi si hanno dopo.

Qualunque dubbio la vestiarista abbia può chiedere agli assistenti stylist o alla stylist stessa, non si deve aver paura di chiedere, quelle persone sono lì per chiarire i dubbi e fare in modo che la sfilata proceda senza problemi.

16:30-17:00

Le modelle hanno finito il trucco e ognuna va a sedersi nella sua postazione. È il momento di vestire la modella con il suo primo look.

È importante rimanere sempre professionali e precisi, la vestiarista ha un rapporto, seppur breve, molto intimo con la propria modella. Cercare di parlare con lei, presentarsi e farla sentire a proprio agio penso sia un prerequisito per essere una vestiarista di successo. Avere una buona padronanza della lingua inglese aiuta sicuramente.

Altro accorgimento importante è non far sedere la modella dopo che il look è stato indossato, molti vestiti infatti sono di materiali sintetici particolarmente inclini alle pieghe.

17:15

La sfilata sta per cominciare, le modelle sono posizionate in fila seguendo l’ordine d’uscita.

In questo momento è possibile avvertire il nervosismo generale ma la vestiarista deve mantenere la sua professionalità e la sua calma. È necessario comprendere che le persone attorno a lei hanno lavorato due anni per quei 15 minuti di sfilata e la tensione deriva dalla paura di deludere le aspettative economiche dell’azienda.

17:30La sfilata inizia, la musica parte

La vestiarista deve essere già pronta con il look successivo della modella in mano. Questo è il momento più stressante in quanto il tempo non è mai abbastanza. Chi non ha mai vissuto un backstage la prima volta rimane impressionato dalla confusione. Le modelle corrono verso il proprio stand e iniziano a spogliarsi, la vestiarista deve vestire la modella con il look successivo e mettere a posto quello precedente.

Spesso non ha il tempo di vestire la modella che viene chiamata nella fila per uscire, allora la segue per finire di allacciare cinturini, spalline, corsetti ecc.

Non è facile ricordarsi tutto e tenere la propria postazione in ordine ma è ciò che è richiesto e la vestiarista deve dare del suo meglio ad ogni cambio.

17:50 La sfilata è finita e la tensione si allenta

La vestiarista deve aver riordinato la sua postazione, ricomposto i look sullo stand e ridato i suoi vestiti alla modella che è pronta a correre a un’altra sfilata. Solitamente il backstage viene invaso da giornalisti e buyer che vogliono vedere e toccare gli abiti da vicino oltre che complimentarsi con il direttore creativo.

18:25

Il backstage viene smontato. I cartelli dei look buttati (nell’apposito contenitore della carta), i capi rimpacchettati nei sacchi di plastica pronti ad essere rispediti alla casa di moda.

Il lavoro della vestiarista è finito. Ecco, questa è la giornata tipo per una vestiarista.

Si tratta di un lavoro molto stressante e anche fisicamente impegnativo ma è un’occasione incredibile per imparare il fitting dei capi, il complicato equilibrio dietro un grande evento e anche, perché no, scoprire l’etica di un brand: capire come vengono trattate le persone dietro le quinte ecc.

Ti auguro di aver l’occasione di fare la vestiarista almeno un paio di volte nella vita, gratis o pagata, sarà comunque un’esperienza che ti darà tanto pretendendo tanto.

Articolo di Beatrice Mazza

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